Il Ministro dell’Ambiente egiziano ha annunciato la cattura di due squali, sospettati di aver aggredito i bagnanti a Sharm. Dopo aver pattugliato a lungo le acque intorno ai luoghi dove si erano verificati gli attacchi, la task force inviata a soccorso dei turisti ha lanciato pezzi di fegato in mare e voilà, ha catturato trionfante due squali.
Si tratta degli autori delle aggressioni? Vedremo, gli squali sono stati portati al Ras Mohammed Conservation Center per essere dissezionati. Se dall’esame dovessero risultare resti umani, vorrà dire che i colpevoli sono stati assicurati alla giustizia.
Nel Mar Rosso vivono numerose specie di squali, ma gli attacchi agli esseri umani sono uno o due l’anno. I turisti che si concedono ogni anno una vacanza nei beach resort della costa egiziana sono invece tre milioni.
Più che una sfrenata caccia allo squalo, suggeriscono i diver egiziani, sarebbe opportuno, tanto per turisti quanto per gli squali, indagare sui possibili motivi che avrebbero spinto questi predatori del mare ad attaccare i bagnanti.
Tra le tante tesi c’è quella di una nave da trasporto che avrebbe gettato una pecora morta in mare. Secondo gli esperti ambientali, invece, i pescecani si sono diretti a riva spinti dalla pesca eccessiva o disorientati dal rumore delle barche. Ma gli attacchi all’uomo sono talmente rari che stabilirne con certezza i motivi è praticamente impossibile.
Gli squali che da giorni terrorizzano i turisti sarebbero stati indentificati da alcuni testimoni: uno di essi è il whitetip shark, ovvero lo squalo longimano, conosciuto anche come pinna bianco oceanico. E’ una specie pelagica, aggressiva ma lenta, che normalmente non attacca subacquei, surfer o bagnanti; è invece ritenuto uno dei maggiori responsabili degli attacchi in pieno oceano ai sopravvissuti a disastri aerei o navali. Sottoposto a caccia intensiva a causa delle sue pinne, tanto ricercate nella cucina asiatica, lo squalo longimano è stato inserito nelle lista delle specie a rischio di estinzione.
Dopo essere stati sezionati, gli squali catturati saranno esposti nel centro visitatori della Ras Mohamed Natural Reserve, a futura memoria. Quanto al divieto di balneazione, ieri era ancora chiuso un ampio tratto della costa di Sharm, ma dopo la cattura del secondo squalo è probabile che si possa tornare a fare il bagno già nelle prossime ore.
Per saperne di più sugli attacchi di squalo nel mondo leggi: Chi ha paura dello squalo?