Era il secondo turno di cena quando la nave ha accostato bruscamente. Poi quel boato, la chiglia che si trascina rovinosamente sulla roccia.
La Costa Concordia, una città galleggiante con oltre 4.000 persone a bordo, era salpata da un paio d’ore appena da Civitavecchia, diretta a Savona. Nei pressi dell’isola del Giglio l’incidente, la cui dinamica rimane ancora oscura.
In mezzo al mare, nel buio fitto fitto con solo un faro all’orizzonte, la nave da crociera sbanda e s’inclina pericolosamente, la corrente elettrica s’interrompe e il panico prende alla gola i passeggeri. Qualcuno, sotto choc, si lancia in mare. Poi l’annuncio dagli altoparlanti che parla di “problemi tecnici”; i passeggeri vengono invitati a recarsi nei punti di raccolta e più o meno ordinatamente vengono fatti salire sulle scialuppe di salvataggio.
Tre finora le vittime accertate, forse proprio tra coloro che presi dalla paura si sono tuffati in mare. I feriti, secondo le prime stime sono 14, ma non si esclude che ci siano un certo numero di persone rimaste ancora intrappolate nel gigante del mare, che ora giace accasciato su un fianco sulla secca di Punta Gabbianara.
Intanto al Giglio, isola dell’arcipelago toscano affollata di vacanzieri in estate, ma semi deserta in inverno, i residenti si sono mobilitati per prestare soccorso agli sfortunati crocieristi. Molti alberghi dell’isola hanno riaperto per accogliere i passeggeri della Concordia, ma non c’è posto per tutti; qualcuno viene provvisoriamente ospitato in chiesa. E’ comunque già in corso il trasferimento sulla terraferma; molti passeggeri sono arrivati a Porto Santo Stefano, nota località turistica dell’Argentario, e nelle zone limitrofe.
La Costa Concordia ha avuto un altro incidente, benché meno grave; qualche anno fa, mentre effettuava le operazioni di ormeggio nel porto di Palermo, urtava violentemente la banchina a causa del forte vento. In quell’occasione la Concordia riportò danni alla fiancata, ma non ci furono feriti tra i passeggeri; dopo le riparazioni la nave da crociera completò la crociera.
Finché non saranno accertate le cause dell’incidente, non si può parlare di risarcimenti. Sembra comunque che la Concordia fosse fuori rotta di almeno tre miglia marine e troppo vicina alla costa del Giglio, forse per un avaria alla strumentazione di bordo o per un inspiegabile errore umano.