L’epidemia di dengue scoppiata a Madeira nelle ultime settimane ha fatto già registrare 456 casi. Finora la subdola malattia tropicale era sconosciuta nel piccolo arcipelago portoghese, ma ormai bisogna fare i conti con il virus della dengue anche alle nostre latitudini. E’ da qualche anno che la febbre dengue non è più confinata alle regioni tropicali e alcuni casi sono stati segnalati anche nel sud della Francia.
Ma torniamo a Madeira. Le autorità sanitarie portoghesi assicurano che la situazione è sotto controllo, un quadro confermato dal sito Viaggiare Sicuri che non riporta allerte. Insomma né la Farnesina né altri organismi europei sconsigliano viaggi a Madeira. Ciò non toglie che i turisti debbano partire informati e sapere che è necessario prendere alcune precauzioni.
Un turista britannico è stato recentemente ricoverato in ospedale al rientro dalle sue vacanze a Madeira. La diagnosi: dengue. Stessa sorte è toccata ad altri tre turisti, due francesi e uno svedese.
Per evitare di contrarre l’infezione e rovinarsi la vacanza basta veramente poco. Il virus della dengue è trasmesso dalla puntura di zanzare infette. La specie di solito responsabile dell’infezione è l’Aedes aegypti ma anche la zanzara tigre (Aedes Albopictus) può essere vettore della malattia. In ogni caso si tratta di zanzare che pungono di giorno e che proliferano nelle zone urbane e suburbane. La malattia insorge all’improvviso, con febbre e un forte malessere simile all’influenza. Per effettuare una diagnosi certa è necessario mettere in evidenza gli anticorpi specifici nel campione di sangue infetto. L’esito è il più delle volte benigno, ma in alcuni casi possono insorgere complicazioni anche fatali.
Non esistono cure o vaccini, la malattia si combatte soltanto con la prevenzione: abiti di colore chiaro e con maniche lunghe, repellente sulle parti scoperte, zanzariere alle finestre e tutte le più comuni misure di protezione dagli insetti che adottiamo anche a casa nostra.