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CUBA: tra Révolucion e Biotecnologie

Nessuna rivoluzione è mai stata perfetta ma bisogna riconoscere che La Révolucion di Fidel Castro pur tra errori, contraddizioni e promesse mancate ha creato a Cuba una società dove, anche se spesso manca il superfluo e a volte anche l’essenziale, l’istruzione e l’assistenza sanitaria hanno raggiunto livelli neppure paragonabili a quelli dell’America Latina e spesso superiori anche a quelli di molti paesi occidentali.

La creazione di un sistema per permettere l’accesso universale all’educazione e alla salute ha consentito di raggiungere l’alfabetizzazione generale (meno del 2% di analfabeti), l’eradicazione di numerose malattie infettive ed un costante miglioramento degli indicatori sociosanitari come la mortalità infantile e la speranza di vita alla nascita. E tutto questo sotto la mannaia di un embargo totale degli USA, che dura ormai da più di 60 anni, che è stato aggravato, negli anni ‘90, dal crollo dell’Unione Sovietica che provocò la perdita del 85% degli scambi commerciali di Cuba.

La Banca Mondiale, istituzione certamente non bolscevica, afferma in un suo rapporto che Il sistema educativo cubano è il migliore dell’area latinoamericana paragonabile a quello di paesi come Finlandia, Singapore, Svizzera o Canada. E non è l’unico riconoscimento internazionale attribuito a Cuba per i suoi successi nei campi dell’educazione e della salute.

I medici di Cuba
I medici di Cuba

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito il sistema sanitario cubano come l’esempio da seguire.

In dieci anni il numero di medici per 10000 abitanti è passato da 64 ad 80 ( in Italia è 40). La Speranza di vita di 77 anni per gli uomini e di 81 anni per le donne è la stessa degli USA ed è circa 5 anni superiore alla media dell’America Latina. La mortalità infantile è del 5 per mille la stessa dell’Italia, del Canada e dell’Australia. Negli USA è del 8 per mille.

L’assistenza sanitaria si basa su tre livelli: il primo comprende il medico e infermiere di famiglia e i consultori (oltre 35.000 medici) che dovrebbero coprire circa l’80% dei problemi sanitari; il secondo livello è costituito dagli ospedali provinciali che coprono un altro 15% dei problemi; infine il terzo livello, gli ospedali specializzati, dove viene curato il rimanente 5% di problemi che abbisognano di cure più approfondite.

Ma da dove escono i medici cubani? Da un corso di laurea di 6 anni proposto da 13 università, naturalmente gratuite, dove tra gli esami sono previsti, oltre a 6 esami di lingua inglese, anche quelli di “promozione della salute” e “prevenzione della salute” e dove, fin dal 1 anno, gli studenti frequentano non solo i reparti ospedalieri ma anche i consultori dei medici di famiglia. Ogni anno, infine le Università cubane preparano alcune migliaia di futuri medici provenienti da paesi in via di sviluppo. La frequenza è spesso gratuita anche per questi studenti ma con l’impegno etico che una volta laureati dovranno tornare ad esercitare la professione nelle comunità da dove sono arrivati.

Sono più di 35.000, distribuiti in circa 140 paesi, i medici laureati a Cuba in giro per il mondo.

Un altro gioiello della Sanità cubana è la ricerca. I cubani sono tra i primi del mondo per ricerca e sviluppo di biotecnologie. La BioCubaFarma, un raggruppamento di una trentina di imprese, ha realizzato, con i suoi 20.000 dipendenti, numerose specialità medicinali innovative registrate ed esportate in 50 nazioni. Attualmente stanno studiando, tra l’altro, cure per tumori delle ovaie, epatocarcinoma, alzhaimer e le malattie auto immuni.

Vaccino anti covid
Foto di torstensimon da Pixabay

Ma parliamo di solidarietà. Sono circa 70 i paesi del mondo dove equipe più o meno numerose di medici cubani prestano la loro opera. Anche in Italia nella prima fase del COVID-19 , in Lombardia per alcuni mesi hanno lavorato medici della brigata Henry Reeve, un gruppo specializzato per affrontare catastrofi e gravi epidemie. Si critica spesso dicendo che le equipe mediche cubane non sono, per la maggioranza dei casi, inviate gratuitamente, anzi che i ricavi che ne ottiene Cuba sono parte rilevante del bilancio statale. Ed è vero, sarebbe impossibile altrimenti, ma il governo cubano sostiene che i costi dei servizi sono proporzionali alle capacità economiche del paese che li richiede. Insomma in linea con la celebre frase di MarxOgnuno secondo le sue capacità; a ognuno secondo i suoi bisogni!”. Per coloro che non apprezzano Marx può essere interessante sapere che lo stesso concetto è presente negli Atti degli Apostoli (cfr. >At 4, 35) .

Cuba ha in sperimentazione anche 4 vaccini anticovid di cui uno , il Soberana02, entrerà presto in fase3. Il vaccino Soberana02, una volta validato ed approvato, sarà somministrato gratuitamente a tutti i cubani ed anche ai turisti che vorranno visitare l’isola caraibica.

Si prevede una produzione iniziale di almeno 100 milioni di dosi che saranno, presumibilmente , destinate principalmente ai paesi in via di sviluppo.

Non siamo una multinazionale che considera una priorità il profitto finanziario, il nostro obbiettivo è creare salute”, ha dichiarato Vicente Vérez, direttore dell’Instituto Finlay, incaricato dello sviluppo del vaccino, ed ha aggiunto: “La sua distribuzione commerciale, avrà una strategia umanitaria”.

Il bloqueo, cioè l’embargo. Dopo gli inasprimenti degli anni ‘90, le timide aperture di Obama le nuove potenti restrizioni di Trump che definì Cuba sponsor di terroristi, si apre una nuova speranza con l’amministrazione Biden. E’ di pochi giorni fa la proposta di un deputato democratico di abolire l’embargo. Potrebbe essere la volta buona per una seconda rinascita dell’isla grande.

Ultimo aggiornamento: 18 Maggio 2023 by Redazione

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Author: Redazione

1 thought on “CUBA: tra Révolucion e Biotecnologie

  1. Umanità dignità e orgoglio patriottico la grande lezione del magico Fidel castro. Hasta la victoria siempre!

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