Sono ormai decine di migliaia le persone che sono partite dalla città di Goma, nell’est della Repubblica Democratica del Congo (RDC), dopo l’ordine di evacuazione della città lanciato dalle autorità a fronte del rischio di una eruzione del vulcano Nyiragongo con colate laviche in città e anche sul fondo del lago Kivu.

Il governatore militare della provincia del Nord Kivu, il generale Constant Ndima, annunciando l’evacuazione della città, ha affermato che i dati geologici e sismici rilevati indicano la presenza di magma sotto l’area urbana della città e al disotto del lago Kivu e che un eruzione potrebbe avvenire presto anche senza alcun segnale di avvertimento in qualsiasi luogo. L’annuncio ha provocato paura e panico e tutti fuggono verso Sake, a circa 20 km ovest di Goma, oppure verso il vicino confine con il Ruanda. Gli inviti alla calma delle autorità che affermano di aver messo a disposizione mezzi di trasporto e dispiegato pattuglie delle forze dell’ordine per la sicurezza dell’evacuazione hanno poco effetto nella popolazione spaventata è bisogna considerare la difficoltà di evacuare una città come Goma che ha più di 600.000 abitanti.
Non è la prima volta che il vulcano Nyiragongo si fa sentire. Nel 1977 l’eruzione provoco oltre 600 vittime mentre l’ultima eruzione del 17 gennaio 2002 uccise circa 100 abitanti.
Il vulcano Nyiragongo è noto ai vulcanologi anche per un fenomeno vulcanico molto raro: il lago di lava. Il lago di lava si forma quando le colate di lava si riversano all’interno di un cratere. Nel 1977 il vulcano formò il lago di lava più ampio mai osservato con circa 700m di diametro.
Il pericolo più grande è, comunque,la possibile eruzione nel lago Kivu. Tale fenomeno, noto come eruzione limnica, potrebbe provocare una tragedia di dimensioni colossali. L’eruzione infatti oltre ad uno tsunami nel lago, potrebbe provocare una degasificazione delle acque con l’immissione nell’atmosfera di enormi quantità di anidrite carbonica. Lo stesso fenomeno capitò nel 1986 sul lago Nyos nel Camerun nord-occidentale provocando la morte di 1.746 persone e circa 3.500 capi di bestiame.
A Nyos la nuvola di anidrite carbonica, più pesante dell’aria, si distribuì sul terreno con uno strato di circa 50 metri ed uccise per soffocamento persone che si trovavano a 23 km dal vulcano. Tenendo presente che il lago Kivu è 2000 volte più grande del lago Nyos la situazione potrebbe diventare estremamente critica.
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