In attesa del Green Pass Europeo, il primo ministro Draghi ha annunciato ieri, in una conferenza stampa, che a partire da metà maggio si partirà con un Green Pass Italiano. Il premier si è anche mostrato fiducioso sulla ripresa del turismo nel nostro paese.
Ma come funzionerà il Green Pass Nazionale per permettere l’ingresso nel nostro paese?

Sarà praticamente come lo stesso documento che, attualmente, serve per spostarsi nelle zone rosse o arancioni. Ovvero si baserà sul certificato di avvenuta e completata vaccinazione (seconda dose quando prevista), sul certificato di avvenuta guarigione da Covid-19 o da un tampone negativo effettuato da non più di 48 ore.
Cambieranno anche le norme sulla quarantena. Il decreto in vigore fino al 15 maggio prevede una quarantena di 5 giorni, e tampone negativo, da chi proviene da un paese comunitario o dal Regno Unito, una quarantena di 10 giorni, e tampone negativo, da chi proviene da Australia, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Ruanda, Singapore e Thailandia.
Dagli altri paesi del mondo non sono ammessi ingressi tranne che per giustificati ed urgenti motivi con l’eccezione di India, Brasile, Bangladesh e Sri Lanka per i quali le frontiere italiane sono completamente chiuse.
E’ abbastanza probabile che queste restrizioni saranno in parte mantenute eliminando solo quelle relative ai paesi comunitari e a pochi altri con una situazione pandemica sotto controllo tipo Regno Unito ed Israele.